Istituto Apostolato Sociale

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Istituto dell’Apostolato Sociale TANGAZA COLLEGE
Università Cattolica di Nairobi.
 
OBIETTIVO:
preparare, con un corso di tre anni, uomini e donne capaci di organizzare progetti di sviluppo a seconda delle necessità della gente, usando al massimo le risorse locali e l’aiuto degli amici italiani.
 
    

IL “FIORE ALL’OCCHIELLO”DEL SINODO AFRICANO

Il Sinodo Africano è stato l’ occasione che ha sottolineato l’ urgenza di abbinare fede e giustizia per una vita sociale migliore nel Continente. Lo dice P. Francesco Pierli, missionario comboniano, fondatore e attuale direttore dell’ Istituto dell’Apostolato Sociale al Tangaza College di Nairobi,nell’ intervista rilasciata  a Raggio.

Com’è nata l’idea di fondare l’ Istituto per l’ Apostolato Sociale?

Iniziai a prendere in considerazione l’ idea di fondare l’ Istituto nel mese di aprile 1994.Mi trovavo a Roma per l’ apertura e svolgimento del Sinodo Africano. I 250 vescovi presenti al Sinodo discussero a lungo sulle condizioni religiose e sociali dell’ Africa e misero in rilievo una certa contraddizione molto visibile nel Continente. Da una parte, la continua e celere crescita dei cristiani e dall’ altra l’impressionante aumento della povertà e deterioramento delle strutture sociali.I vescovi si chiesero come mai la fede cristiana non promuoveva il miglioramento della vita sociale  degli Africani. Nel tentativo di trovare una risposta, alcuni miei colleghi ed io ci domandammo:“Chi nella Chiesa Cattolica è adeguatamente preparato per aiutare le diocesi, le parrocchie e i vari gruppi a migliorare la vita sociale? A collegare fede e giustizia?”Come risposta, iniziammo a pensare alla necessità di dar vita, al Tangaza College di Nairobi, ad un Istituto per la preparazione degli agenti pastorali per l’ apostolato sociale nelle comunità cristiane e nella società in genere.

Chi sono gli studenti di questo corso?

Tre gruppi di persone sono particolarmente interessati al programma: i fratelli religiosi e Missionari. Per tradizione sono stati impegnati nell’ aiutare i cristiani a risolvere i loro problemi sociali collegando fede e vita quotidiana. Le suore: è risaputo che da sempre sono a tempo pieno per la promozione della donna, l’educazione, la sanità, gli orfani e così via. I laici: spetta a loro in maniera particolare portare la fede nella vita sociale, nell’ ambiente familiare, in politica, nell’ economia e nel mondo culturale e della comunicazione.

Qual’ è la struttura accademica del programma?

L’ Istituto dell’ Apostolato Sociale offre un programma di due anni per un Diploma in Scienze dello Sviluppo e un programma di tre anni per un Baccalaureato in Scienze e Prassi dello Sviluppo. Per il 2004, decennio di fondazione, speriamo anche di poter iniziare la specializzazione. Nella sua essenza, il corso ruota principalmente attorno a cinque filoni:
- La formazione finanziaria;     
-
La gestione e l’ organizzazione delle masse popolari schiacciate dalla povertà;       
-
La preparazione e l’ accompagnamento dei progetti di sviluppo umano integrale;      
-
La spiritualità dell’ apostolato sociale e la metodologia della collaborazione, sia all’ interno della chiesa che con altri attori sociali come stato, ong e altre religioni.
 

Strategie particolari?

Lo sviluppo e la trasformazione della società vengono promossi partendo dalla situazione concreta in cui la gente vive. La strategia usata è quella del “Pastoral Circe” che comporta quattro fasi:

  • Insersione: l’ agente di pastorale sociale condivide il più possibile la vita e la problematica della gente perché la conoscenza teorica non è sufficiente.

  • Analisi sociale e culturale: questa è fatta anche attraverso il contributo di diverse scienze umane, quali sociologia , psicologia, antropologia, economia.

  • Riflessione teologica: è caratteristica fondante dell’ apostolato sociale perché Dio è presente nella storia umana. Gli agenti dell’ apostolato sociale si inseriscono nella società sapendo che la Parola di Dio e l’ insegnamento sociale della Chiesa illuminano la realtà che incontrano ogni giorno.

  • Programmazione e Azione: l’ analisi sociale e la riflessione teologica conducono a iniziative concrete e i progetti di sviluppo sono pianificati e attuati come risposte ai problemi reali. Segue poi una valutazione sistematica che permette di far tesoro sia dei successi come dei fallimenti.

Il messaggio di fondo di questa esperienza?

Il Vangelo proclama una vita nuova basata sul riconoscimento della dignità e del contributo che ogni persona è chiamata a dare nella costruzione del mondo. Questa vita nasce da relazioni di fraternità, solidarietà e nel segno della collaborazione. Per secoli, gli impoveriti, per diversi motivi, sono stati ai margini della società, ma questa situazione non è secondo il cuore di Dio. I poveri devono avere una voce pari alla vastità del loro numero nella costruzione di una società senza emarginati e soprattutto devono essere loro i principali protagonisti della propria liberazione e progresso. Noi crediamo nel potenziale sociale della fede e del fatto che ogni comunità cristiana deve essere un attore sociale significativo dato che l’ amore di Dio e quello del prossimo sono inter-dipendenti. Cerchiamo perciò di dare operosità e organizzazione a questa visione.

(a cura di Maria Teresa Ratti)

 

 

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